Capitolo 35

Per paura di dimenticare tutto ciò che ero, di non poterlo raccontare a mio figlio quando sarebbe cresciuto, una notte ho acceso il computer e su un foglio bianco ho cominciato ad incollare pezzi della mia storia.

Non vedevo più via d’uscita. Privata del riposo e della serenità, credevo di aver perso ogni possibilità di recuperare il mio stato psicofisico ed ero certa che non sarei più stata in me.
Riuscivo a sostenere una conversazione, a far giocare, curare e amare inmensamente il mio bambino.
Ma stavo facendo quello sforzo di chi per salvare da un incidente chi ama, trova la forza di sollevare un’auto o un peso enorme .
Mette in salvo la persona che ama. E poi stremato, muore.
Avrei dimenticato un momento di vita che io non ero più in grado di sentire.
Ma per il mio bambino quello era l’inizio.
Era il terreno dove stava affondando le sue radici. Doveva sapere quel che non sarei più riuscita a raccontare. Quando aveva cominciato a camminare. Quanto era sorprendentemente precoce. E bellissimo.
Che avevo dato tutto per lui. Ogni briciola. Che avrei voluto farlo per sempre.
Ma che probabilmente …
Che pensieri terribili.
Nella speranza di sopravvivere un’altro pensiero mi ha spinta a scrivere tutto ciò che stava succedendo: se avessi riletto quelle parole anni dopo, avrei compreso che erano cose normali quelle che affrontavo.
E che io semplicemente non ero riuscita a stare al passo con la vita.
Che aveva ragione la mia famiglia.
Che non c’ era niente di grave ma io ero smidollata e pigra.
Così mi sentivo davanti alla gente.
Mi chiedevo quanto in seguito mi sarei odiata per essermi lamentata tutto quel tempo.
Già avevo cominciato a farlo.
Non sopportavo di sentirmi così.
La mia debolezza stava allontanando da me le persone.
Ero sbagliata. Ero una nullità.
Molto, troppi anni più tardi mi sarei accorta che il terrore che provava il mio cuore aveva un senso. Ma in quel momento l’unica cosa che sapevo era che così non mi andavo bene, che non sopportavo più l’idea di rubare aria a questo cielo.
Avevo una casa, una bellissima famiglia ma io non pensavo che a me.
Al mio mal di schiena, a voler dormire.


Anna_X

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